Aggiornamento iOs 7. Ieri? Oggi? Domani?

iOs 7

Ieri pomeriggio ho notato sul mio iPhone 5 un piccolo 1 rosso di fianco all’icona delle impostazioni. Avevo sentito parlare dell’aggiornamento del sistema operativo oggi arrivato alla versione iOs 7. Non me n’ero interessato, anzi, avevo registrato da qualche parte nella mia memoria il consiglio di un conoscente traumatizzato che mi diceva di non scaricarlo. Ed infatti la prima reazione è stata quella di riappoggiare il telefono rinunciando all’operazione. Poi ho pensato che effettivamente l’ultima volta che avevo voluto installare nuovi software sul mio Mac Book ero stato costretto ad effettuare un’estenuante numero di aggiornamenti e così ho ripreso in mano l’iPhone, ho cliccato l’icona, ho accettato (rigorosamente senza leggerle) le condizioni per l’aggiornamento e tutto si è fatto buio per una interminabile diecina di minuti.

Al suo risveglio, il più fedele amico dell’uomo aveva cambiato faccia. Qualcuno era entrato dentro di lui e aveva rivoluzionato il suo look in maniera irreversibile. Senza nessun preavviso (o forse era tutto scritto nelle condizioni generali) il mio telefono era entrato in una nuova era. Se pensiamo che lo stile dell’interfaccia 2.0 lanciato da Apple, quello tridimensionale con effetti vetro, ha condizionato il design on e off line per anni, cosa dobbiamo aspettarci da questa nuova release curata personalmente del designer inglese Sir Jony Ive (l’uomo che ha disegnato iMac, iPod, iPhone)?

A prima vista si viene colpiti dall’uso sfrenato del bianco, dalla grafica 2d e dalla tipografia più light. Insomma: un salto a piè pari nel minimal. Poi però si cominciano a pigiare icone e tutto prende a muoversi vorticosamente, come in un luna park. Anche le azioni più semplici, come l’invio di un messaggio, prevedono un’animazione fluida, coreografica, ma forse un po’ inutile. Mi viene in mente quella scena di Indiana Jones quando quella specie di saladino comincia a far roteare la scimitarra e il Dottor Jones alla fine gli spara annoiato.

In pochi minuti ci si rende conto che le interfacce di tutte le applicazioni principali sono state ridisegnate o forse sarebbe miglio dire ripulite all’estremo. Prendiamo ad esempio la bussola: ieri sembrava un’illustrazione uscita dal Signore degli Anelli mentre oggi ricorda lo storico design minimale della NAVA.
Ci vorrà qualche giorno per abituarsi al nuovo iOs style e probabilmente qualche anno per liberarsene. Constato comunque che un salto nel futuro c’è stato sicuramente visto che la voce di Siri è oggi quella di una solerte segretaria sessantenne. Sigh!

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