Siamo sommersi dai banner, non riusciamo più a leggere un articolo free senza vedere saltare da sotto e sopra, destra e sinistra, delle simpatiche finestre che ci ricordano che acqua bere o quale gestore telefonico scegliere.
Ma ormai siamo diventati dei veri e propri esperti nell’ignorare queste pubblicità volanti, le chiudiamo ancor prima che si aprano del tutto. Questa è la “banner blindness”, la “cecità da banner” che rende totalmente inefficace il messaggio pubblicitario semplicemente perché non viene visto, risultando immediatamente così fuori dal contesto che lo blocchiamo senza nemmeno rendercene conto.
E se ci fosse una pubblicità capace di immergersi totalmente in ciò che stiamo leggendo o guardando? Questa è la native advertising: il suo scopo non è quello di attrarre solo l’attenzione dell’utente, ma desidera creare un vero e proprio engagement. Il messaggio pubblicitario assume le stesse sembianze del contenuto, dal punto di vista grafico ed editoriale, ne diventa parte, si trasforma anch’esso in vero contenuto.
La realtà è che ci piace essere conquistati, quasi corteggiati: vogliamo informazioni, storie, curiosità… Sempre più aziende sono pronte a offrirci, oltre al semplice prodotto o servizio, vere emozioni, capaci di rimanere impresse nella nostra mente:
– Purina, il noto marchio di cibo per animali, ha sponsorizzato un articolo su Mashable dal titolo “5 Heartwarming Stories That Prove Dog Is Man’s Best Friend”. Il pezzo senza mai nominare i suoi prodotti, racconta storie su cuccioli belli e commoventi (vedi foto): uno che ha salvato la vita ai suoi proprietari, un altro che piange la morte del padrone… Alla terza riga si hanno già le lacrime agli occhi e all’ultima amiamo ancora di più il nostro cane. L’articolo ha ottenuto più di 20.000 condivisioni: se fosse stato dedicato al cibo per cani, chi lo avrebbe mai condiviso con gli amici?
– Microsoft, ha pubblicato su YouTube un video intitolato “Child of the 90s/Internet Explorer”. Un salto negli anni ’90: il divertente videogioco Oregon Trail, il tanto amato tamagotchi, il floppy disk, il walkman… Un minuto e 40 secondi per ricordare a chi è stato ragazzo in quegli anni che Internet Explorer può essere aggiunto alla lista dei prodotti che hanno cambiato la loro vita. Con oltre 48 milioni di visualizzazioni, Microsoft ha lanciato il suo messaggio: “Sei cresciuto. Ora puoi riconnetterti con il nuovo Internet Explorer”.
– Costa Crociere, la nota compagnia di navigazione affianca la più classica advertising a una strategia di storytelling che descrive le emozioni di una crociera raccontando di un particolare viaggio.
Questa è la comunicazione che ci piace: non semplicemente trasmettere un messaggio sul prodotto o servizio all’utente, ma un’interazione con chi sta dall’altra parte, con chi alla fine deciderà se fidarsi del brand e se condividere la notizia.