Piccola breve storia della grafica

Quando parliamo di grafica pubblicitaria pensiamo immediatamente ad un insieme di immagini visive che danno forma e concretezza ad un prodotto, 

La storia della grafica ha origini antiche e risale circa al 3000 a.C. quando le civiltà primitive incidevano le pareti rocciose delle caverne per comunicare attività e gesti quotidiani attraverso l’uso dei graffiti.

Furono gli Egizi però che scoprirono un supporto più leggero su cui scrivere, il papiro, una pianta originaria del Medio Oriente che, una volta essiccata, veniva utilizzata per scrivere attraverso i geroglifici.

Un’invenzione davvero molto importante però fu quella dei Cinesi che nel 105 d.C. inventarono la carta, un impasto di fibre vegetali e acqua, che cambiò il modo di concepire la cultura e la comunicazione.

Ma la vera e propria rivoluzione avvenne in pieno Rinascimento, nel 1440 d.C., quando Johannes Gutenberg, un orafo tedesco, inventò la stampa a caratteri mobili.

La nuova tecnica di stampa consisteva infatti nell’allineamento dei singoli caratteri che andavano a formare una pagina dopo essere stati cosparsi di inchiostro e pressati su un foglio di carta.

Il primo libro ad essere stampato, chiamato incunambolo, fu la Bibbia a 42 linee cioè a 42 righe per pagina con il testo stampato su due colonne.

Grazie al procedimento di Gutenberg  i libri potevano essere stampati in maniera rapida ed economica rispetto ai secoli precedenti in cui erano oggetti di lusso destinati soltanto alle classi nobili e aristocratiche.

L’invenzione dello stampatore tedesco fu davvero rivoluzionaria sia a livello economico, ma soprattutto culturale perché mutò radicalmente le abitudini di miliardi di persone che, nel corso del tempo, non avrebbero mai avuto la possibilità di leggere e aprire la mente.

Senza l’invenzione della stampa non ci sarebbe la democratizzazione della cultura, delle immagini e dell’immaginazione e probabilmente non sarebbe esistita nemmeno la professione del grafico pubblicitario che, grazie al suo ingegno riesce a dare concretezza e forma al pensiero creativo attraverso la pubblicità.

Negli ultimi anni la grafica pubblicitaria si è profondamente evoluta soprattutto con l’avvento dei social network che hanno completamente rivoluzionato il modo di comunicare  e di accedere alla comunicazione stessa.

In un mondo in cui il concetto di immagine è racchiuso in quello del selfie, la foto che ognuno di noi almeno una nella vita si è “autoscattato” grazie al proprio smartphone, capiamo bene quanto vasto e complesso sia questo argomento.

Viviamo in una società in cui l’immagine è tutto, in cui “l’abito non solo fa il monaco”,  ma contribuisce all’idea che gli altri si fanno di noi, in un mondo parallelo in cui spesso la realtà non è altro che un video di 30 secondi da condividere sul web.

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