Parte in questi giorni il nuovo evento itinerante, Sapori e Saperi, che SDB Stile di Bologna e Stilelibero di Napoli hanno realizzato per portare nei centri commerciali Igd in tutta italia il grande tema dell’alimentazione.
Mai come oggi, in Italia, si parla tanto di cibo. Tante sono le pubblicazioni, le pagine dedicate, le trasmissioni televisive che trattano diffusamente l’argomento da molteplici punti di vista e approcci.
Il cibo è un tema complesso che investe tantissimi aspetti della vita: è legato alle papille gustative e al gusto, alle biografie individuali e alle storie sociali, è collegato alla storia di chi siamo e di chi
vogliamo essere, dalla Genesi fino all’ultima legge sull’agricoltura. Il cibo solleva rilevanti questioni filosofiche ed è un’industria da miliardi di euro l’anno, che occupa quasi un terzo delle
terre emerse con un impatto rilevante sugli equilibri del pianeta.
Sapori e Saperi vuole raccontare, attraverso brevi storie, gli alimenti più comuni che mettiamo nel carrello della spesa. Fornendo qualche assaggio della cultura che c’è nel cibo che ogni giorno
consumiamo da soli o in compagnia, vuole ricordarci che il cibo è cultura da quando si produce e si prepara fino a quando si consuma.
Il cibo racconta una grande e lunga storia di scambi tra popoli, culture e colture che s’incontrano nel luogo più intimo e quotidiano, eppure più aperto al nuovo, all’altro e alle “contaminazioni”: la
cucina.
Il cibo è un grande patrimonio culturale, bene comune dell’umanità per eccellenza ed è cultura che nutre non solo il corpo, ma le idee, i saperi, le tecniche, le conoscenze e le relazioni tra gli uomini.
In questo ampio contesto, la cucina italiana ha da sempre saputo dare il suo contributo riconosciuto e riconoscibile in tutto il mondo. Il suo segreto, come sottolineano Alberto Capatti e Massimo
Montanari ne “La cucina italiana, storia di una cultura”, sta nelle sue origini: “La cucina italiana nasce dai saperi e dalle tecniche della cultura materiale, dai riti e dai bisogni della vita quotidiana,
dalle forme del gusto. Conoscerla significa scoprire come gli uomini, con il lavoro e la fantasia, hanno cercato di trasformare i morsi della fame e le ansie della penuria, in potenziali occasioni di
piacere. Anche nei momenti peggiori di povertà e carestia, ha saputo trovare le risorse mentali per pensare al futuro armata di esperienza, abilità e fantasia”.