Web e comunicazione: cosa c’è di nuovo?

Comunicare significa trasmettere un messaggio a un potenziale pubblico, a un’audience che non si conosce, ma si vuole convincere, ammaliare, entusiasmare.

Con l’avvento del web 2.0 e il dilagare dei social la comunicazione è diventata virale, veloce e incredibilmente istantanea.

Per mantenersi sempre aggiornate e al passo coi tempi le agenzie di pubblicità e comunicazione e in generale i creativi che operano in questo settore, cercano di carpire quelli che sono i principali trends del momento attraverso un approccio multitasking e multicanale che consente di raggiungere un gran numero di utenti.

È assolutamente impossibile pensare che un potenziale cliente possa essere “raggiunto” utilizzando in maniera indistinta lo stesso approccio e lo stesso tipo di comunicazione.

Occorre innanzitutto differenziare il proprio target di riferimento in base a una segmentazione di tipo socio-demografico che tenga conto non soltanto dell’età, del sesso e dell’estrazione economica, ma anche di aspetti psicologici e di fattori emozionali.

Fare pubblicità non significa solo affermare con insistenza la differenza di un prodotto rispetto ai propri competitors, ma soprattutto pianificare strategicamente un progetto di comunicazione che anticipi, e in alcuni casi, influenzi le scelte dei consumatori.

Per comunicare i creativi possono basarsi su due tipi di approcci: uno più classico, che si avvale di strumenti “tradizionali” come la radio, la televisione, i giornali e le affissioni che creano un basso coinvolgimento di utenti, pur comunicando un messaggio specifico, e uno più innovativo basato sulla comunicazione online.

Questo secondo approccio si basa sull’uso di specifiche tecniche di web marketing che hanno come scopo principale quello di coinvolgere un gran numero di persone.

Facebook, Twitter, Instagram e Google AdWords sono solo alcuni dei principali strumenti con cui i creativi mettono in atto azioni strategiche non soltanto per raggiungere una massiccia quantità di utenti, ma soprattutto coinvolgerli, entusiasmandoli fino a rendere la loro esperienza virale e contagiosa tramite il passaparola virtuale.

Per capire appieno la differenza tra il mondo della comunicazione classica e quello del web, è utile citare un’affermazione del sociologo Manuel Castells, che mette a confronto due realtà: «negli Stati Uniti la radio ha impiegato trent’anni per raggiungere sessanta milioni di persone, la televisione ha raggiunto questo livello di diffusione in quindici anni; internet lo ha fatto in soli tre anni dalla nascita del world wide web».

Web e comunicazione

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